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Return to Dark Tower

Aggiornamento: 2 mar

Return to Dark Tower è un gioco fantasy cooperativo che reimmagina per il pubblico moderno un titolo che già nel 1981 era stato incredibilmente all'avanguardia, "The Dark Tower".


Ogni partecipante impersona un eroe con le proprie abilità e la propria fetta di regno, e dovranno unire le forze per respingere la minaccia che inabita le loro terre.

Al centro di questa esperienza immersiva si trova un'imponente torre elettronica, che funge sia da meccanica di gioco centrale che da ipnotico punto focale del campo.

Il male antico da fronteggiare si annida proprio dentro questa Torre Nera. Come eroi di tale mondo fantastico, dovranno collaborare tra loro, sfruttando le proprie capacità uniche, per respingere gli attacchi della Torre e dei suoi scagnozzi, identificare la forza malvagia al suo interno, carpirne le debolezze e infine sconfiggerla.


La torre che domina il tabellone circolare di Return to Dark Tower non è, appunto, solo un elemento scenografico, ma un vero e proprio attore meccanico del gioco. Alta, imponente e minacciosa, questa struttura in plastica nera connessa a un'applicazione dedicata si illumina, ruota, emette suoni inquietanti e, soprattutto, espelle piccoli teschi di plastica che rappresentano la corruzione che si diffonde nel regno. L'effetto scenico è semplicemente strabiliante: la torre cattura immediatamente l'attenzione di chiunque si sieda al tavolo, creando un'atmosfera di tensione e meraviglia che pochi altri giochi riescono a eguagliare. La presenza fisica della torre è talmente dominante che a volte può persino oscurare parzialmente la visuale sul lato opposto del tabellone, costringendo i giocatori ad allungarsi per vedere – un "difetto" che paradossalmente aumenta l'immersione e il senso di oppressione tematica del gioco.

Il tabellone principale, diviso in quattro regni, è ricco di dettagli e le miniature degli edifici sono finemente scolpite.


Tramite l'applicazione collegata alla torre, il mondo agirà e reagirà alle azioni dei giocatori, che ogni turno si sposteranno sulla mappa e dovranno bilanciare diverse priorità: ripulire il regno dai teschi (corruzione) espulsi dalla torre, raccogliere risorse per potenziare le proprie capacità o completare missioni, reclutare guerrieri e affrontare nemici di varia natura al servizio della Torre.

Alla fine di ogni turno, il giocatore deve inserire un teschio di plastica nella parte superiore della torre, che potrebbe innescare eventi casuali. Questa semplice meccanica crea momenti di tensione palpabile, poiché i giocatori non sanno mai esattamente quando la torre "deciderà" di rilasciare i suoi teschi di corruzione sul tabellone o compiere altre nefande macchinazioni. L'interazione tra l'app e la torre fisica è particolarmente riuscita, rendendo l'esperienza fluida e coinvolgente senza mai risultare invadente o distogliere l'attenzione dal tabellone fisico.

Il sistema di progressione degli eroi permette di sbloccare nuove abilità e oggetti durante la partita, arricchendo l'identità ruolistica dell'esperienza e offrendo diverse strade strategiche da provare. I combattimenti, seppur basati almeno in parte sulla fortuna, si integrano bene nel flusso generale del gioco. La vera forza del design risiede nel modo in cui tutte queste meccaniche convergono per creare un'esperienza coesa, dove ogni decisione ha un peso strategico e contribuisce alla narrazione emergente della partita. Insomma, gli eventi guidati dall'app e ciò che la torre fisicamente fa durante la partita creano la sensazione di un mondo vivo e pulsante che reagisce alle azioni dei giocatori e che sembra avere un piano e una volontà propri.


Un altro dei punti di forza più evidenti di Return to Dark Tower è la sua straordinaria rigiocabilità. La combinazione di diversi eroi, ciascuno con le proprie abilità uniche, diversi nemici principali e secondari con meccaniche distintive e una varietà di missioni e sfide rende ogni partita un'esperienza fresca e stimolante.


Nonostante le numerose qualità, Return to Dark Tower non è privo di alcune criticità che è giusto evidenziare. In primo luogo, il prezzo del gioco è decisamente elevato, posizionandolo nella fascia alta del mercato ludico, sebbene la qualità dei componenti e l'unicità dell'esperienza offerta giustifichino in gran parte l'investimento. In secondo luogo, il gioco richiede batterie per il funzionamento della torre e una dipendenza dall'app (e preferibilmente dall'uso di un tablet, piuttosto che uno smartphone dallo schermo decisamente troppo piccolo), che potrebbe infastidire alcuni.

Dal punto di vista pratico, Return to Dark Tower occupa molto spazio sul tavolo, richiedendo una superficie di gioco ampia per ospitare comodamente il tabellone centrale, la torre e le plance individuali dei giocatori.


Detto ciò, questo gioco non è semplicemente un'operazione nostalgica, ma un titolo completo e maturo che si guadagna di diritto un posto d'onore nella collezione di ogni appassionato di giochi da tavolo, specialmente per chi ama le esperienze cooperative immersive con un forte elemento narrativo e una presenza fisica importante sul tavolo da gioco.


E voi, avrete il coraggio necessario per tentare di sconfiggere la Torre e il male che si annida al suo interno?


Complessità: 2,5/5


Numero giocatori: 1 - 4


Durata: 2 - 3 h


Orso (Competitivo): 8/10


Volpe (Esploratore): 7,5/10


Leone (Cooperativo): 9,5/10



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